La vita difficile di tutti i giorni
(siamo a pagina 44 su 76 del testo digitalizzato a mano: Mi scuso per gli errori di ortografia del tedesco (Lager di Flossembuerg) o del deportato Guidi (e non Guido) ma le categorie sono l’unica che non si può correggere in wordpress. Pazienza)
GIUSEPPE MENZAGHI
“Vicino a casa mia c’era una crocerossina che si chiamava Maria Colombo che ha sposato un Saporiti e che era impiegata in Comune.
Per merito della Maria (del Mentin) e della Vanny Ganna ricevevo a casa la decade che dovevo prendere da militare, anche se ero scappato.”
“Un giorno sono venuti a casa mia, non so che soffiata c’è stato, due fascisti: un ragazzino e un vecchio che mi cercavano. Mia mamma allora, per mantenersi, cucinava le camicie dei militari per guadagnare qualche soldo. Si è salvata con quelle lì e con delle lettere che io avevo mandato dalla Germania e nelle quali dicevo che stavo bene. Non potevo mettere i pensieri miei, dato che ero lontano.”