La vita difficile di tutti i giorni
ANGELICA GAMBINI
“Se tenevano da conto qualche bollino del pane, si prendeva i biscotti per dare ai bambini piccoli.”
La vita difficile di tutti i giorni
ANGELICA GAMBINI
“Se tenevano da conto qualche bollino del pane, si prendeva i biscotti per dare ai bambini piccoli.”
La nascita e l’attività del CNL
ALBERTO GAMBINI
“Ricordo che una volta i tedeschi erano entrati dal Mentin e avevano preso le carte d’identità a quelli che si trovano lì; allora una certa signorina Franca Ganna, che lavorava nello stabilimento, è riuscita a farle restituire.”
8 settembre 1943: militari allo sbando
ALBERTO GAMBINI
“Ogni tanto arrivavano i fascisti a cercare gli “sbandati”, quei soldati che non si erano presentati alle armi.
Una volta ero lì in cortile e sono arrivati due fascisti da Castellanza che mi hanno chiesto se conoscevo un certo Gambini Alberto. Io gli ho detto che abitava in una casa ma quel giorno era a Novara.
E Gambini Alberto ero io.
Quando venivano i fascisti io scappavo in casa e poi c’era un’uscita posteriore e mi rifugiavo dalla signorina Angelina Macchi, nipote che divenne poi Sindaco di Olgiate.”
8 Settembre 1943: militari allo sbando
ALBERTO GAMBINI
“Nel 1943 io ero in Croazia e il Due o tre settembre sono venuto a casa in licenza. Poi sono tornato al reggimento ma il Capitano mi disse di tornare a casa: doveva essere l’8 settembre; mi disse di non farmi trovare per non andare in Germania. Io non facevo parte di nessun gruppo partigiano ma lavoravo come autista dal Colombo di Castellanza.”