25 aprile 1945: la liberazione
RAG. GIOVANNI CAPOZZA
“Non appena veniamo al corrente dei fatti che stavano precipitando, radunai i miei collaboratori chiedendoci che cosa dovevamo fare. La risposta fu: “Continuiamo il nostro lavoro!”.
Ad una certa ora del mattino si presentarono in Comune il rag. Macchi, i signori Carlo Ferrari, Nino Merelli e Leopoldo Borsetta.
Noi ci alzammo tutti in piedi per sentire che cosa dovevano dirci.
Il rag. Macchi si avvicinò a me e, stringendomi la mano disse: “Continui pure il suo lavoro coi suoi collaboratori”.
Fui felice di questo atto di correttezza e di stima nei miei confronti.”