25 aprile 1945: la liberazione – RAG. GIOVANNI CAPOZZA

25 aprile 1945: la liberazione

RAG. GIOVANNI CAPOZZA

“Non appena veniamo al corrente dei fatti che stavano precipitando, radunai i miei collaboratori chiedendoci  che cosa dovevamo fare. La risposta fu: “Continuiamo il nostro lavoro!”.

Ad una certa ora del mattino si presentarono in Comune il rag. Macchi, i signori Carlo Ferrari, Nino Merelli e Leopoldo Borsetta.

Noi ci alzammo tutti in piedi per sentire che cosa dovevano dirci.

Il rag. Macchi si avvicinò a me e, stringendomi la mano disse: “Continui pure il suo lavoro coi suoi collaboratori”.

Fui felice di questo atto di correttezza e di stima nei miei confronti.”

Gli anni dei Sabotaggi – La beffa della segnaletica Stradale – RAG. GIOVANNI CAPOZZA

Gli anni dei Sabotaggi – La beffa della segnaletica Stradale

RAG. GIOVANNI CAPOZZA (Segretario comunale in quegli anni)

“Dopo il fatto della manomissione delle frecce direzionali io fui convocato a Legnano dal Comando tedesco.

Con me c’erano altri due segretari di altri Comuni.

Un maggiore gridava parole incomprensibili che un interprete traduceva: l’ordine era di reclutare vecchi validi che nella notte rimettessero le frecce nelle giuste direzioni.

Naturalmente io mi preoccupavo perché non sapevo chi reclutare né come fare.

Allora mi rivolsi ad un interprete tedesco che era nel magazzino della tessitura; si chiamava Hoffer ed era un sacerdote (io non lo sapevo) che mentre studiava a Roma era stato chiamato alle armi.

Parlò coi superiori e mi tranquillizzò dicendomi che l’operazione di ripristino era compito di Castellanza perché le frecce spostate erano nel suo territorio.”