La nascita e l’attività del CNL
CARLO FERRARI
“Fare il partigiano, allora, non era facile; era molto rischioso.
Quando la “Decima Mas”, un’organizzazione militare fascista, venne a casa mia a cercare documenti compromettenti, io avevo nascosto le tessere dei partigiani nell’imbotittura di una sedia in camera da letto.
Quelli sospettavano che io dovevo essere uno dei capi; infatti sono arrivati alle ore 11.30 di sera comandati da un ufficiale italiano. Erano in tre.
Incominciarono a minacciare per sapere qualche cosa circa la mia attività clandestina; io rispondevo che non sapevo niente, che lavoravo e basta.
Bisognava stare attenti a parlare perché quelli sparavano sul serio.
Loro insistevano dicendo che io avevo delle tessere dei partigiani e cominciarono a buttare per aria il tinello; poi sono saliti in camera da letto e incominciarono a rovistare dappertutto. Poi, vedendo una botola sul soffitto, salirono nel sottotetto.
Io prima qui ci tenevo le armi ma poi mi ero deciso di seppellirle in una cassa di lamiera nel cortile.
Quindi non hanno trovato nulla; loro però sono rimasti lì fino al mattino verso mezzogiorno.
Mi ricordo che era domenica ed intanto c’era la Messa; quelli della Decima Mas sono allora andati in chiesa ed hanno portato via della gente: quelli che prima erano militari e che dopo l’8 settembre erano scappati senza più essere presentati.”